L' allattamento è l’alimentazione di un neonato mediante il latte materno. L'OMS e l'UNICEF sottolineano che l’allattamento è l’unico modo, e anche il migliore, per garantire il nutrimento ideale alla crescita e allo sviluppo del bambino. L'allattamento al seno esclusivo è raccomandato come alimentazione ideale per i primi sei mesi di vita del neonato. Si consiglia inoltre di continuare l'allattamento al seno anche dopo i sei mesi, mentre il bambino sta imparando ad assumere altri alimenti complementari al latte. L’allattamento al seno può essere prolungato fino ai 2 anni di vita del bambino, e anche oltre.
L’allattamento al seno è quindi raccomandabile nella maggior parte dei casi. E’ invece da sconsigliarsi in cui la madre soffra di malattie come: AIDS, herpes simplex e galattosemia. Nei bambini con meno di 15 giorni di vita l’herpes simplex può produrre un'infezione potenzialmente mortale. Le madri affette da herpes simplex nel capezzolo del seno dovrebbero quindi evitare l’allattamento. Anche le persone con herpes labiale non dovrebbero baciare il bambino.
Durante l’allattamento è anche buona norma evitare di fumare, in quanto l'esposizione passiva dei bambini al tabacco è associata ad un aumento del rischio di malattie delle basse vie respiratorie, come otite, asma e sindrome da morte improvvisa. Anche l’assunzione di molti farmaci da parte della madre passa al nascituro attraverso il latte materno. E’ quindi importante consultare il medico per sapere come comportarsi nei casi in cui la madre necessiti per forza di un determinato farmaco. Durante il primo anno di vita del bambino si sconsiglia la nutrizione del bambino con latte di vacca, in quanto può causare anemie e altri problemi. Dopo i primi 6 mesi di allattamento al seno il bambino potrà invece integrare la sua dieta con omogeneizzati e preparati a base di frutta (i migliori sono a base di mela, pera e banana), verdure e pappe a base di pesce o carni o triturate.